Roma, 15 novembre 2014
In questi giorni è alta l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi dell’accoglienza agli immigrati. Un esempio di felice integrazione è quanto sta accadendo a Trastevere, dove un piccolo gruppo di rifugiati, ospiti della Comunità di Sant’Egidio, ha incontrato gli anziani del quartiere per iniziare con loro un percorso di conoscenza reciproca. Si tratta di sei giovani provenienti dal Mali, dalla Siria e dall’Eritrea. Tutti loro sono arrivati via mare, con dei barconi e sono riusciti ad approdare in Sicilia. Sono molto giovani, con un’età compresa tra i 21 e i 28 anni; il motivo principale dei loro viaggi della speranza è la fuga della guerra; alcuni di loro sono studenti e desidererebbero continuare qui in Europa il percorso formativo iniziato nel loro paese. Durante l’incontro con gli anziani, il racconto straziante del viaggio in mare ha colpito tutti: uno di loro ha raccontato di aver visto morire tre suoi amici durante la traversata, senza poter far niente per salvarli. Tutti hanno espresso la grande riconoscenza nei confronti dell’Italia, per essere stati accolti ed aver trovato qui a Roma tanta attenzione ed anche la possibilità di studiare ed imparare l’italiano. Un’anziana Nyla, profuga istriana, alla fine dell’incontro si è avvicinata ad alcuni di loro ed ha detto: “Capisco molto bene la vostra storia perché è uguale alla mia: essere profughi, lasciare tutto nella propria terra come me che vengo da Fiume.. e la disperazione del viaggio e della grande solitudine nel mare” ha concluso le parole abbracciando questi ragazzi e piangendo. La domenica successiva è stato organizzato un pranzo alla casa famiglia “Viva gli Anziani!” a cui hanno partecipato gli ospiti della casa ed alcuni anziani che vivono in due istituti di Trastevere. Il pranzo è stato servito dai ragazzi che poi hanno mangiato con loro. Tutto in un clima di grande simpatia e con tanta voglia di amicizia. Alla fine del pranzo tutti gli anziani sono stati invitati a pranzo dai ragazzi.
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La Comunità di Sant'Egidio e gli anziani
La Comunità di Sant’Egidio, dai primi anni '70, guarda con amicizia e simpatia al mondo degli anziani. Sono numerose le iniziative di servizio, di proposta culturale, di sostegno, di contrasto alla solitudine e all'istituzionalizzazione, di valorizzazione degli anziani come risorse per la nostra società, che ha promosso e realizzato in Italia e nel mondo
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questo significaca ACCOGLIENZA, CONDIVISIONE,AMORE per il prossimo, questi anziani hanno molto da insegnarci (ma dobbiamo essere aiutati dalle istituzioni CAPACI!)
Sentire queste esperienze fa bene al cuore e alla mente, vorrei abbracciare tutti questi anziani, ma chi l’ha detto che sono anziani, sono giovanissimi, nelli spirito e nella mente in confronto a tutti quei “giovani” ma giovani di che cosa, sono stravecchi, morti dentro, mi riferisco a quelli di Tor sapienza, accaniti e arrabbiati contro le case di accoglienza. Sino loro che devono cambiare domicilio, città perché della sapienza non hanno capito niente