Riportiamo l’articolo del Corriere della Sera del 22 ottobre 2024 che racconta la collaborazione tra LAV e Comunità di Sant’Egidio per garantire il diritto delle persone fragili, tra cui gli anziani, a prendersi cura di un animale da compagnia.
Dal Corriere della Sera del 22/10/2024
Il progetto realizzato in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio. Lav: «Vengono offerti visite, interventi e cure gratuite. Vogliamo garantire agli animali il diritto alla cura, e un aiuto concreto per non lasciare soli gli anziani e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto» Un aiuto concreto. Un centro di cura per cani e gatti che vivono in famiglie con fragilità sociali, non sempre in grado di rispondere a tutti i bisogni dei propri animali.
È stato a Roma il primo ambulatorio di veterinaria sociale interamente gestito da Lav, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, parte di un programma di sostegno che le due associazioni portano avanti da quasi tre anni, con la pandemia di Covid e il lockdown del 2020. Al taglio del nastro Gianluca Felicetti, presidente Lav, Paolo Impagliazzo , direttore della Comunità di Sant’Egidio, la viceministra delle Politiche Sociali Maria Teresa Belluccima, parlamentari, consiglieri, assessori comunali e alcuni beneficiari del servizio con i loro animali.
«L’ambulatorio offrirà visite, interventi e cure gratuite . Vuole essere un presidio veterinario per garantire agli animali il diritto alla cura , e un aiuto concreto per non lasciare soli gli anziani e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto», ha dichiarato Alessandra Ferrari , responsabile dell’area animali familiari della Lav. «Rispondere direttamente alle necessità delle persone che vivono con fragilità sociali, grazie alle donazioni dei nostri soci, è motivo di orgoglio, perché possiamo intervenire in una doppia veste: curando gli animali e prevenendo separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o l’incuria e maltrattamenti», aggiunge Ferrari.
È stato a Roma il primo ambulatorio di veterinaria sociale interamente gestito da Lav, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, parte di un programma di sostegno che le due associazioni portano avanti da quasi tre anni, con la pandemia di Covid e il lockdown del 2020. Al taglio del nastro Gianluca Felicetti, presidente Lav, Paolo Impagliazzo , direttore della Comunità di Sant’Egidio, la viceministra delle Politiche Sociali Maria Teresa Belluccima, parlamentari, consiglieri, assessori comunali e alcuni beneficiari del servizio con i loro animali.
«L’ambulatorio offrirà visite, interventi e cure gratuite . Vuole essere un presidio veterinario per garantire agli animali il diritto alla cura , e un aiuto concreto per non lasciare soli gli anziani e le famiglie che condividono la propria vita con un cane o un gatto», ha dichiarato Alessandra Ferrari , responsabile dell’area animali familiari della Lav. «Rispondere direttamente alle necessità delle persone che vivono con fragilità sociali, grazie alle donazioni dei nostri soci, è motivo di orgoglio, perché possiamo intervenire in una doppia veste: curando gli animali e prevenendo separazioni dei nuclei familiari, abbandoni o l’incuria e maltrattamenti», aggiunge Ferrari.
Spesso per queste persone gli animali sono l’unico conforto rimasto. La sinergia tra Lav e Comunità di Sant’Egidio « concretizza anche il principio di One Health. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse, non solo economiche, e spesso le persone con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui cani e gatti necessitano, arrivando persino a rinunciare a essere curati pur di non lasciare soli i loro quattrozampe. Il nostro obiettivo è anche sollecitare le amministrazioni pubbliche a fare la nostra stessa cosa per rispondere efficacemente a questa esigenza sociale e rafforzare gli esempi positivi che fra gli altri la Regione Piemonte e i Comuni di Milano e Modena hanno iniziato a realizzare, così come a rendere più importante il primo piccolissimo fondo previsto dalla scorsa Legge di Bilancio», ha chiarito durante l’inaugurazione Gianluca Felicetti, presidente Lav.
La realizzazione dell’ambulatorio di veterinaria sociale – che nel primo anno si propone di aiutare almeno 400 persone in difficoltà – è stata possibile grazie al contributo dei soci, con una spesa di impianto pari a 170mila euro. Il costo stimato per i primi dodici mesi di attività, invece, è tra gli 80 e i 100mila euro. Le operazioni di trasporto di cibo, animali e macchinari sono state rese possibili grazie al furgone messo a disposizione per un anno da Locauto Group , azienda del settore del noleggio di automobili e furgoni.
La realizzazione dell’ambulatorio di veterinaria sociale – che nel primo anno si propone di aiutare almeno 400 persone in difficoltà – è stata possibile grazie al contributo dei soci, con una spesa di impianto pari a 170mila euro. Il costo stimato per i primi dodici mesi di attività, invece, è tra gli 80 e i 100mila euro. Le operazioni di trasporto di cibo, animali e macchinari sono state rese possibili grazie al furgone messo a disposizione per un anno da Locauto Group , azienda del settore del noleggio di automobili e furgoni.
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