Riportiamo un bell’articolo del Quotidiano di Puglia nel quale si racconta la nascita del Programma Viva Gli Anziani! nella città ed il suo sviluppo fino ai recenti successi in termini di contenimento delle ospedalizzazioni degli over80 e di contrasto alla solitudine ed all’isolamento.
Articolo di Tranquillino Cavallo sul Quotidiano di Puglia del 4 agosto 2024.
Tutto risale alla visita del fondatore Andrea Riccardi, all’epoca ministro della Cooperazione. Non solo risparmi ma anche posti di lavoro e risorse che arrivano sul territorio
Dopo il vile attentato, diversi rappresentanti delle istituzioni nazionali giungono nella nostra terra. Fra questi vi è Andrea Riccardi, all’epoca ministro per la Cooperazione internazionale e fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Riccardi rimane colpito dalla dignità di un popolo, dall’energia dei giovani e dal desiderio di legalità. Torna a Roma con ciò che ha visto e udito stampato nella mente, racconta ai suoi collaboratori, spiega che si tratta di una terra che ha qualcosa in più di ciò che la cronaca racconta. Al contempo Riccardi è amareggiato, riflette che in quella terra non vi è un seme della Comunità di Sant’Egidio che possa incrementare la forza, la speranza.
Qualcosa scatta nella testa dei suoi collaboratori e viene scritta una lettera al Comune di Mesagne, nasce così un’interfaccia tra il vice sindaco, Giancarlo Canuto, e la Comunità di Sant’Egidio. Partendo da quel contatto e attraverso il coinvolgimento di altre persone si mette in moto un movimento di giovani che da Roma scende verso Mesagne, San Vito, Brindisi e tutto diventa come una sfera che inizia a rotolare su un piano inclinato, non c’è niente che la possa fermare.
Quella sfera rotola ancora perché sono sbocciati due semi della Comunità di Sant’Egidio, uno a Lecce e l’altro a Brindisi. La comunità di Brindisi attua il programma “Viva gli Anziani” che ha come primo fine di evitare l’isolamento sociale e il monitoraggio attivo e costante degli anziani. Si tratta di un programma dallo spessore internazionale, sono tanti i riconoscimenti ricevuti, come il premio per l’inclusione sociale da parte delle Nazioni Unite o i premi della Comunità Europea per l’Innovazione sociale; La Qualità della Vita o ancora il premio Age – Friendly Europe.
“Viva gli Anziani” non è semplicemente un programma dal carattere esistenziale e sociale, ma ha un forte impatto sulle economie locali. Dati alla mano, la sua azione di prevenzione comporta un risparmio economico sul ricorso all’ospedalizzazione del 15%, un risparmio totale sui costi dell’assistenza socio-sanitaria del 20%. Inoltre, ha una forte propensione allo stimolo dell’economia locale, non solo perché produce posti di lavoro, ma inietta nel sistema economico locale risorse che provengono da diverse direzioni e, là dove non è attivo il programma, queste risorse non arrivano.
Un esempio può essere dato dai finanziamenti che sono arrivati nella città di Brindisi mediante il progetto “Puglia Capitale Sociale 3.0”. Non sono opinioni o previsioni, ma dati di fatto che portano a dire che l’attivazione da parte dei Comuni del programma “Viva gli Anziani”, in termini economici, dà molto, ma molto di più di quanto prende, anche perché i costi di richiesta del servizio sono veramente modesti.
La comunità di Lecce è formata da ragazzi universitari e non, si occupa dei senza tetto; sono tosti quei ragazzi e dal cuore grande, hanno una media di 70 interventi a settimana nel fornire beni di prima necessità, una media di 6 interventi a settimana per problemi sanitari. Una bella piccola storia di cronaca che andava raccontata, che nasce a Mesagne, seppur con l’amarezza che in questa meravigliosa città, che si trova sempre ad essere al centro degli eventi, non vi sia un seme della Comunità di Sant’Egidio, come ad esempio il programma “Viva gli Anziani”.
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