Valeriè Perrin è una scrittrice francese molto nota in patria.
Il suo romanzo Cambiare l’acqua ai fiori, con cui l’autrice ha vinto il prestigioso Prix Maison de la Presse, è stato un successo internazionale. In una settimana ha venduto 9.000 copie in Francia, è stato successivamente tradotto in molte lingue e ha reso la Perrin nota ad un pubblico internazionale.
Il suo primo romanzo Il quaderno dell’amore perduto è dedicato al tema della terza età e racconta la bella storia di amicizia tra la giovane Justine, che conduce una vita noiosa e ordinaria in una cittadina di provincia, e l’anziana Hèléne, ospite nella casa di riposo dove la prima lavora. Justine svolge il suo lavoro con passione perché è attratta dagli anziani e dai loro racconti.
Con la sua dedizione rappresenta uno di quei lavoratori che fanno la differenza in un luogo di assistenza, perché oltre alla professionalità offre la sua amicizia. Ha una predilezione per Hèléne e comincia a trascrivere la sua storia in un taccuino per conservarne la memoria.
Il racconto di Hèléne attraversa il ricordo della guerra: il tentativo di nascondere un ebreo, l’arresto del marito e la fatica di quegli anni difficili. La sua storia nel romanzo si intreccia con quella di Justine, segnata dalla perdita precoce dei genitori. Anche quella di Justine, rimasta orfana da giovane, è una storia difficile e l’amicizia rappresenta per entrambe un rifugio sicuro.
Il libro, ricco di colpi di scena, è un inno all’amicizia tra generazioni diverse.
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