Il libro di Ferdinando Camon, A ottant’anni se non muori ti ammazzano, merita di essere letto.
Prima di tutto perché l’autore pone all’attenzione di tutti la necessità di tutelare chi è più fragile nella salute e giustamente solleva lo scandalo per le troppe morti inaccettabili di anziani nel tempo della pandemia.
Ferdinando Camon, nato nel 1935, giustamente da voce a tante persone della sua generazione che si sono viste negare le cure. Sono parole di ribellione verso una cultura fondata sul profitto e sul vantaggio economico, che divide le persone in categorie e che considera gli anziani sacrificabili”. Camon osserva che una società in cui si curano i giovani, perché costano di meno, e si lasciano indietro i vecchi, perché costano di più, è una società malata e decadente. Non ci si può infatti abituare a pensare che si sono morti “inaccettabili”, perché i pazienti sono giovani e intelligenti, e altre morti “accettabili”, perché si tratta di anziani.
Camon è tra i firmatari dell’appello internazionale della Comunità di Sant’Egidio “Senza anziani non c’è futuro” per ri-umanizzare le nostre società e dire no ad una sanità selettiva. Clicca qui per saperne di più.
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