Marco Aime è un noto antropologo italiano. Il suo ultimo libro “Gina” è dedicato alla madre. Si tratta del racconto della sua vecchiaia e della confusione senile che ha accompagnato gli ultimi anni della sua vita.
Aime è autore attento ai problemi della vecchiaia e ha dedicato recentemente anche un libro alla condizione degli anziani:“Invecchiano solo gli altri”, in cui insieme a Luca Borzani si interroga sul modo di ripensare la vecchiaia in un tempo in cui il numero di anziani in tutto il mondo è in crescita. La terza età effettivamente va ripensata e gli anziani per primi devono essere i protagonisti del cambiamento.
“Gina” inizia con la telefonata della protagonista che sembra non riconoscere la casa dove ha sempre abitato. La madre non ricorda più i luoghi che un tempo le erano familiari. Un decadimento così improvviso mette in allarme i figli. Marco Aime sceglie di trascorrere molto tempo con la madre cercando di orientarla tra i suoi ricordi. Il libro è proprio il racconto di questo tempo dedicato a fare compagnia a Gina cercando di vincere il senso di solitudine legato alla malattia.
Chi rimane accanto ai propri cari negli anni della confusione sa bene che la vita sicuramente è più complicata ma ugualmente merita di essere ricordata e raccontata. Spesso si dice che la demenza senile fa sparire la persona di una volta ma in realtà non è così: anche nella confusione dei propri ricordi la personalità rimane intatta. Soprattutto rimangono intatti i sentimenti che ci legano alle persone e Marco Aime che accompagna la madre fino alla fine ci dona pagine cariche di tenerezza e amore.
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