“Meglio soli che male accompagnati”, recita un antico adagio, che lascia intendere, senza dirlo esplicitamente, che meglio di tutto è “accompagnati”.
Perché occuparsi di questo tema in una rubrica sulla salute? Forse non tutti sanno che, quando si va avanti con l’età, l’isolamento è un rischio per la salute tanto quanto, e forse più, del fumo di sigaretta o dell’obesità.
Perché l’isolamento è pericoloso nella vecchiaia
L’isolamento è un nemico subdolo: non si tratta del fatto di vivere da soli (che comunque oltre i 90 anni diventa spesso un problema in se stesso), ma di quanto e come ci relazioniamo con altri, anche se non vivono con noi. Si tratta cioè della quantità e della qualità delle nostre relazioni, che sono strettamente legate alla nostra salute.
Non a caso molti autori segnalano l’importanza delle relazioni sociali nel mantenere al miglior livello possibile le capacità cognitive. Ci si spinge fino a dire che le chiacchiere fanno bene al cervello, mettendo in relazione la maggiore quantità di rapporti e la minore frequenza di malattia di Alzheimer. Ma è anche assodata la relazione tra relazioni sociali e migliore qualità della vita, e tra relazioni sociali e più lunga sopravvivenza.
In altre parole la nostra salute è frutto anche delle nostre relazioni con gli altri e ciascuno di noi può molto per favorire la relazione, che rappresenta un positivo stile di vita cosi come, mangiare bene, non ingrassare, fare attività fisica, controllare periodicamente la pressione e la glicemia.
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Dunque meglio accompagnati, d’accordo, ma che significa? Si sta da soli per tanti motivi e, nella maggior parte dei casi, non per scelta, e allora? Proviamo ad immaginare qualche semplice proposta:
- Favoriamo le relazioni, frequentando persone anche al di fuori del nostro ambiente familiare
- Quando ci accorgiamo che qualcuno, magari nel nostro palazzo, tende a non poter uscire di casa, e ad isolarsi, proviamo a bussare alla porta; il vicino di casa è, in genere, ancora tra i pochi a non ispirare timore
- Usiamo il telefono per rimanere in contatto con gli amici che non possiamo più incontrare tanto spesso
- Sfruttiamo tutte le opportunità (soprattutto le file!) per mantenere relazioni con gli altri
La terapia è semplice, ma chiede impegno ed applicazione. Per incoraggiare va detto che poche terapie hanno un’altrettanta capacità di successo!
Giuseppe Liotta, geriatra
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