Grande festa alla RSA San Raffaele Flaminio per la visita dei bambini della scuola primaria “Carlo Levi” di Castel Giubileo. Il legame è nato dal racconto del gesto di solidarietà che i bambini avevano iniziato a fare nei confronti dei più poveri della loro zona, impegnandosi a preparare ogni mese i panini per le persone che vivono per strada.
Gli anziani commossi da questa iniziativa, hanno deciso di premiarli, realizzando per loro delle belle medaglie su cui campeggiava la scritta “ Premio Bontà”, che sono state consegnate alle classi da alcuni amici della Comunità di Sant’Egidio, che conoscono gli anziani dell’istituto. Gli insegnanti hanno chiesto di continuare questa amicizia e, per questo è stata organizzata una festa nella Residenza sanitaria assistenziale. I bambini di una classe, accompagnati dalle insegnanti e da numerosi genitori, hanno preparato una festa con dei canti per gli anziani e le mamme hanno portato un’ottima merenda.
Gli anziani da parte loro, insieme all’équipe educativa avevano preparato uno striscione per i bambini con scritto “A voi che siete il nostro futuro, un grazie dai vostri nonni”. La festa si è svolta in un clima di grande amicizia e gioia e sicuramente è solo la prima; già altre classi hanno chiesto di venire anche loro a trovare gli anziani. Ecco cosa intendiamo con il termine “rompere l’isolamento”: anziani e bambini nelle nostre società sono spesso accomunati da un unico destino di irrilevanza. Ma dalla loro alleanza può nascere una forza vitale, che fa bene a tutti. Come ha detto recentemente Papa Francesco in visita alla Comunità di Sant’Egidio: “Un popolo che non custodisce i suoi anziani, che non si prende cura dei suoi giovani, è un popolo senza futuro, un popolo senza speranza. Perché i giovani – i bambini, i giovani – e gli anziani portano avanti la storia. I bambini, i giovani con la loro forza biologica, è giusto. Gli anziani, dando loro la memoria. Ma quando una società perde la memoria, è finita, è finita. E’ brutto vedere una società, un popolo, una cultura che ha perso la memoria”.
Gli anziani da parte loro, insieme all’équipe educativa avevano preparato uno striscione per i bambini con scritto “A voi che siete il nostro futuro, un grazie dai vostri nonni”. La festa si è svolta in un clima di grande amicizia e gioia e sicuramente è solo la prima; già altre classi hanno chiesto di venire anche loro a trovare gli anziani. Ecco cosa intendiamo con il termine “rompere l’isolamento”: anziani e bambini nelle nostre società sono spesso accomunati da un unico destino di irrilevanza. Ma dalla loro alleanza può nascere una forza vitale, che fa bene a tutti. Come ha detto recentemente Papa Francesco in visita alla Comunità di Sant’Egidio: “Un popolo che non custodisce i suoi anziani, che non si prende cura dei suoi giovani, è un popolo senza futuro, un popolo senza speranza. Perché i giovani – i bambini, i giovani – e gli anziani portano avanti la storia. I bambini, i giovani con la loro forza biologica, è giusto. Gli anziani, dando loro la memoria. Ma quando una società perde la memoria, è finita, è finita. E’ brutto vedere una società, un popolo, una cultura che ha perso la memoria”.
Post Correlati
La Comunità di Sant'Egidio e gli anziani
La Comunità di Sant’Egidio, dai primi anni '70, guarda con amicizia e simpatia al mondo degli anziani. Sono numerose le iniziative di servizio, di proposta culturale, di sostegno, di contrasto alla solitudine e all'istituzionalizzazione, di valorizzazione degli anziani come risorse per la nostra società, che ha promosso e realizzato in Italia e nel mondo
Leggi di più