Ecco il messaggio controcorrente che la nuova serie televisiva «Un matrimonio» di Pupi Avati, prodotta da Rai Fiction, ci proporrà a partire da domani, domenica 29 dicembre, su Raiuno in prima serata. Così ha commentato l’avvenimento, Mons. Vincenzo Paglia, arcivescovo e presidente del Consiglio Pontificio per la Famiglia: “Pupi Avati ci mostrerà lo scandalo di un matrimonio che dura mezzo secolo e resiste alle difficoltà. E lo proporrà a una platea televisiva dominata da una cultura diffusa sempre più individualista.». La nostra società è sempre più una società di “singoli”: secondo i dati del Censimento 2011, il Censis calcola che ormai una famiglia media è composta da 2,4 individui contro la media di 3.3 del Censimento 1971. Il 31.2% delle famiglie registrate all’anagrafe è composto da individui singoli. Molti di questi sono anziani. Solo il 5.7% da famiglie numerose (con cinque o più componenti). Ma la famiglia resta comunque un’espressione maggioritaria, risorsa insostituibile soprattutto in un momento di crisi come questo.
Dice ancora Mons. Paglia: “La famiglia come unità affettiva resta la più preziosa risorsa italiana. Dico solo che tanti giovani senza lavoro, o che improvvisamente lo perdono, sarebbero già finiti letteralmente per strada se non avessero le famiglie d’origine. Tanti padri e madri che lavorano non saprebbero come allevare i figli se non ci fossero i nonni. Tanti separati e divorziati, maschi e femmine, conoscerebbero la marginalità sociale se non ci fossero le famiglie…Questo nucleo così poco considerato dalla società di oggi in realtà si occupa stabilmente delle parti più deboli della società stessa. Appunto i bambini, gli anziani e i malati. Senza la famiglia, certi problemi assumerebbero i connotati e le dimensioni di una tragedia collettiva, antropologica ed economica».
Non è la prima volta che Mons. Paglia sottolinea l’importanza della famiglia e il ruolo che in questa ricoprono i suoi membri più anziani. Recentemente aveva affermato, a margine della presentazione del Compendio Sic Sanità 2012 di Federanziani: “Porre la massima attenzione al mondo degli anziani deve essere una priorità assoluta, è una responsabilità per tutti. Ma non per una questione numerica, ma di civiltà e di cultura». E si era lasciato andare ad una confidenza:
“Sto sognando, con Papa Francesco, un grande evento col quale dire al mondo che la vecchiaia è una grazia, non una disgrazia!». Allora auguri a Mons. Vincenzo che oggi celebra la festa della santa Familia dalla bellissima Cattedrale della Sagrada Familia a Barcellona.
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