Segnaliamo due libri che trattano entrambi di problemi che toccano un numero crescente di cittadini, di operatori sanitari e sociali e di volontari e che vedono le donne particolarmente in prima linea. Si tratta del rapporto fra gli anziani non autosufficienti e i cosiddetti caregiver, parola inglese sempre più usata anche in Italia che indica “colui che si prende cura” e che non trova nella nostra lingua un termine perfettamente equivalente. Non è infatti sostituibile semplicemente con “assistente”, né con “badante” o operatore, in quanto il termine inglese ha un’accezione molto più familiare e ampia indicando tutti coloro che si occupano di persone bisognose di assistenza, a partire dai familiari e comprendendo tutti gli operatori, professionisti e volontari.
Il primo volume, a cura di Patrizia Taccani e Maria Giorgetti, ha per titolo “Lavoro di cura e automutuo aiuto. Gruppi per caregiver di anziani non autosufficienti”
L’automutuo aiuto attraverso il gruppo è una pratica del lavoro sociale che ha trovato ampio sviluppo prima nel Nord America, successivamente in Europa e più recentemente nel nostro paese. Rivolto a persone che si trovano ad affrontare problemi di ordine molto diverso, solo negli ultimi anni ha raggiunto i familiari che svolgono lavoro di cura nei confronti di un membro anziano non autosufficiente.
Obiettivi di questo libro sono da un lato porre in luce la complessità del lavoro di cura rivolto ai propri anziani collegandolo ai nodi problematici che i caregiver devono affrontare, dall’altro evidenziare la tipicità del sostegno che questi familiari trovano nel gruppo di automutuo aiuto.
Il testo, avvalendosi di testimonianze fedelmente trascritte, si caratterizza per l’integrazione tra gli aspetti teorici e quelli esperienziali legati all’operatività degli autori.
Rivolto principalmente agli operatori psico-sociali, sanitari, educativi che a vario titolo si occupano degli anziani e delle loro famiglie e ai responsabili dei servizi, questo libro è utile anche alle associazioni di familiari che intendono attivare la risorsa dei gruppi di automutuo aiuto, al volontariato quotidianamente
a contatto con le problematiche delle famiglie curanti, all’arcipelago del self help come stimolo alla diffusione di tale approccio nell’ambito del caregiving. I contenuti del testo, inoltre, possono essere utilmente fruiti da docenti e studenti all’interno dei percorsi formativi di base e di aggiornamento delle professioni che, in vari ambiti, sviluppano relazioni di aiuto.
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