ROMA – Presentati a Roma i dati di una ricerca sugli anziani vittime di reati, condotta nell’ambito del progetto europeo Access (Against Crime Care for Elders Support and Security), coordinato dalla Fondazione Santa Lucia. La ricerca conferma l’aumento dei reati commessi a danno di persone anziane negli ultimi anni.


Il Programma “Viva gli Anziani!” in piazza a Testaccio

Si tratta di un fenomeno in crescita esponenziale (al ritmo dello 0,3 % per anno). Nel 2012 questo tipo di reati sono stati quasi il 13% del totale, mentre erano ancora il 10,5 % nel 2005.  Nel caso delle rapine in abitazione, il   44% è stato commesso ai danni di persone anziane (2011). Altro dato significativo è la crescita delle aggressioni fisiche e verbali: 5.783 casi di lesioni e percosse nel 2011, contro i 4.835 del 2005, 11.829 casi di minacce e ingiurie nel 2011. contro i  9.072 del 2005. Le frodi sono in aumento, anche se il numero è sicuramente sottostimato. In questo caso gli anziani più a rischio sono quelli che vivono da soli o che non abbiano una rete relazionale sufficientemente valida.

Dunque anche sotto questo aspetto, la popolazione anziana vive una particolare condizione di fragilità, che necessita di misure di protezione specifiche, che combattano le forme di isolamento sociale e favoriscano gli scambi intergenerazionali e la coesione sociale. In questa direzione lavora da anni il Programma “Viva gli Anziani!”, che, con i suoi operatori di quartiere, rappresenta una presenza amica e familiareper le strade del Centro Storico di Roma (un alter ego del cosiddetto “poliziotto di quartiere”). Una presenza simpatica che ha ricadute positive anche sulla sicurezza degli anziani.