Conclusi oggi a Genova i lavori del covegno “Dare voce agli anziani ricoverati in istituto”, un’niziativa promossa dalla Fondazione Carige nell’ambito del progetto “Età Libera – Invecchiamento Attivo”.Significativo anche il titolo scelto per l’incontro, che mette in primo piano la necessità di far uscire dall’isolamento gli anziani ricoverati, riportando al centro del dibattito sulla residenzialità il punto di vista dei diretti interessati.Si sta parlando di un gran numero di anziani: solo nella Regione Luguria sono oltre 11.000 anziani ricoverati in presidi residenziali socio-assistenziali (il 3,3% della popolazione anziana).
Di questi più di 7.000 sono non autosufficienti, il 70% ha più di 80 anni e il 15% è completamente solo.
All’interno della giornata è stata presentata la “Carta dei diritti per chi non ha voce”, un documento che nasce con lo scopo di promuovere un dibattito sul rapporto tra i diritti e la dignità della persone e la necessità di vivere in Istituto. .All’interno della giornata è stata presentata la “Carta dei diritti per chi non ha voce”, un documento che nasce con lo scopo di promuovere un dibattito sul rapporto tra i diritti e la dignità della persone e la necessità di trovare alternative alla residenzialità.
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