Dopo Lampedusa ed Augusta, sul fronte degli sbarchi dei migranti c’è ormai anche Messina.
A Messina, però, gli uomini, le donne ed i bambini che approdano in cerca di futuro trovano degli alleati particolari: sono gli anziani del movimento “Viva gli anziani”.
 E’ da qualche mese infatti che in città si susseguono gli sbarchi di chi, per sfuggire alle guerre ed alla povertà, arriva nella nostra città senza niente, senza vestiti né scarpe a disposizione, provvisti solo di uno sguardo ricco di speranza. 

Gli anziani del movimento hanno sentito subito l’esigenza di darsi immediatamente da fare, con l’intelligenza e l’audacia che caratterizza chi si preoccupa veramente del bene di una persona cara;  Maria, Mimma, Caterina, Angela, Santino hanno organizzato delle vendite dei loro manufatti, ed hanno accolto nel centro “Maria Iurato”, dove trascorrono le loro mattinate impegnati in mille attività, Omar del Gambia, Yusuf della Costa D’Avorio, Mustapha del Senegal, Hamal del Mali e molti altri; hanno dato loro vestiti e scarpe, li hanno fatti rifocillare con dolci e bibite, si sono presi cura di loro come ci si prende cura di un nipote che viene a trovarti dopo un lungo viaggio.

In una città ripiegata su se stessa e sui propri problemi, quasi inaccogliente, in cui non esistono ancora strutture adeguate ad ospitare i migranti, il centro “Maria Iurato” è aperto non solamente a tanti anziani della città, ma anche agli immigrati, diventando così un luogo di incontro tra generazioni e paesi diversi. Gli anziani ci insegnano ancora una volta, grazie anche al patrimonio del loro vissuto e della loro memoria che nessuno è così debole e in difficoltà da non poter superare i propri limiti per aiutare gli altri.


Raffaella C.